Con la nuova ordinanza 54 la Regione pone un nuovo regime di accesso ai test sierologici rapidi.
- Vengono confermate per intero le categorie delle ordinanze 23 e 39 per i quali i test sono già in corso a carico delle ASL.
Vengono estese tali categorie con le seguenti
- contatti stretti di casi positivi;
- studenti universitari delle facoltà sanitarie che abbiano accesso all’interno di strutture sanitarie e socio-sanitarie;
- medici ed infermieri operanti come libero professionisti;
- odontoiatri libero professionisti
- tabaccherie
- magistrati ed il personale amministrativo delle giurisdizioni ordinaria, amministrativa e contabile che hanno rapporti con il pubblico;
- operatori ed ospiti delle strutture di accoglienza per migranti maestri, insegnanti e personale ATA delle scuole di ogni ordine e grado e personale afferente agli asili nido e campi estivi al momento della ripresa delle attività;
- chiunque, singolo individuo, manifesti sintomi suggestivi di infezione da COVID-19, nonché i paucisintomatici, che presentano sintomatologia similinfluenzale con febbre e/o paucisintomaticità respiratoria ed eventuali disturbi extra-respiratori su richieste del pediatra o MMG;
- soggetti “paucisintomatici infettanti”, che hanno avuto un qualsiasi sintomo, anche lieve, correlabile all’infezione, almeno 10 giorni prima, qualora, ovviamente, la sintomatologia non sia evoluta in un maggior impegno clinico;
- soggetti, per i quali è prevista l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) o l’Assistenza Domiciliare Programmata (ADP);
- soggetti in ambienti circoscritti legati alla presenza di uno o più soggetti positivi al tampone
- si ribadisce che a seguito di esito positivo o dubbio del test sierologico rapido si proceda per l’esame di valenza diagnostica alla effettuazione del test molecolare (tampone nasofaringeo)
- qualora l’esito del test sierologico sia positivo o dubbio il cittadino sia invitato a telefonare al numero verde unico regionale 800 55 60 60 che lo indirizzerà alla sede più vicina dove effettuare il tampone nasofaringeo con la garanzia dell’esito del test molecolare entro 24 ore dall’effettuazione dello stesso, al fine di poter adottare con massima celerità le misure di prevenzione e di trattamento necessarie per la salute dell’individuo e della collettività;
7.consentire l’effettuazione del test sierologico a beneficio dei lavoratori ed operatori, liberi professionisti e non, che abbiano ripreso l’attività o la riprendano, a seguito della cessazione delle misure, di cui al DPCM 10 aprile 2020 e della entrata in vigore del DPCM 26 aprile 2020, nonché dei lavoratori ed operatori, liberi professionisti e non, che non abbiano mai interrotto, dall’inizio della dichiarazione di emergenza pandemica, la propria attività ed abbiano avuto contatto con il pubblico. L’esecuzione del test avverrà a cura e spese degli stessi soggetti che potranno avvalersi
dell’accordo che Regione Toscana sottoscriverà, in prima istanza, con i laboratori, identificati dalla ordinanza n.39/2020, che si sono già dichiarati disponibili, e successivamente con qualsiasi ulteriore laboratorio, accreditato o autorizzato, che voglia aderire, nel quale si definiranno, per i predetti test, tariffe calmierate idonee a consentire una equità di accesso alle prestazioni in esame;
PROCEDURA PER DATORI DI LAVORO
- il datore di lavoro, cui afferiscono le categorie di soggetti, di cui alle ordinanza n.23/2020, n.39/2020 e di cui alla presente ordinanza, comunica a tutti i propri dipendenti la possibilità di effettuazione dello screening sierologico, ai fini dell’accertamento di una eventuale positività al virus.
- informa i propri dipendenti che il test non è obbligatorio, ma solo su base volontaria e che, qualora decidano di farlo, al momento dell’esecuzione del test deve essere reso il consenso informato;
- Il datore di lavoro predispone un elenco dei propri dipendenti che hanno dato l’adesione alla esecuzione del test e individua uno o più dei laboratori indicati nell’allegato
all’ordinanza n.39/2020, per concordare le modalità di prenotazione e di esecuzione del
test. E’ data la possibilità, in accordo con il laboratorio individuato, di inviare i propri
dipendenti alla sede di prelievo laboratoristica o di eseguire il test presso la propria
azienda, al fine di evitare spostamenti dei propri dipendenti;
- al momento del prelievo, sono richiesti dei dati anamnestici, che sono inviati al SSR e che servono per avere un dato della stima della sieroprevalenza nelle varie categorie di
popolazione individuate dall’ordinanza;
- l’esecuzione del test può avvenire in due diverse modalità, ma utilizzando lo stesso
supporto tecnologico:
- la prima, con tecnica “pungidito”, che, alla fine del test, permette di dare
immediatamente la risposta, la quale, comunque, deve essere refertata da un medico o biologo e consegnata al soggetto;
- la seconda, con tecnica del “prelievo venoso”, che sarà analizzato in un momento
successivo nel laboratorio. In questo caso, il laboratorio invierà il referto direttamente al soggetto;
- Il referto, comunque prodotto, viene consegnato/inviato al soggetto, che ha l’obbligo, come da ordinanza, di informarne del risultato il proprio medico di medicina generale e il medico competente dell’azienda.
[Sicuringegneria]